“La terra del Chiampo offre fioriture dai mille profumi”

«Sulle colline della Valle del Chiampo gli apicoltori con grande passione, costanza e pazienza, inseguono ogni anno le fioriture naturali dalla pianura alla montagna arricchendo di qualità i mieli prodotti.  In questo miele che odora di civiltà antiche sono concentrati i sapori ed i profumi della nostra terra, pura ed ubertosa. L’ape, insetto straordinario, è in grado di trasformare il nettare in prelibato miele la cui bontà è data dalla ricchezza delle fioriture che il nostro territorio naturalmente offre: tanti mieli millefiori, dai colori chiari in primavera, ai colori scuri ed intensi dei mieli estivo/autunnali. Sapori delicati o intensi, un miele diverso per ogni apicoltore a testimonianza della ricchezza floreale locale.»

 

Roberto Zarantonello  

presidente Associazione Provinciale Apicoltori Vicentini

SAN PIETRO MUSSOLINO

COMUNE AMICO DELLE API: INCONTRIAMO IL SINDACO GABRIELE TASSO

Cosa è un “Comune amico delle api”?

E’ un Comune in cui si è capito quanto importanti siano questi insetti per l’ecosistema.
Una Comunità dove Amministrazione comunale, associazioni e cittadini hanno deciso di mettere in campo energie, strategie e buona volontà per portare a compimento varie iniziative finalizzate alla tutela, alla difesa e alla valorizzazione di questo magnifico insetto che permette all’intero ecosistema di rigenerarsi e continuare a vivere.

Perché San Pietro Mussolino sposa questa iniziativa?

Crediamo fortemente in questa mission, che ci vede alleati degli apicoltori locali e in particolare con l’Associazione Provinciale Apicoltori Vicentini. Siamo convinti che abbiamo tutti noi il dovere di mettere tutto l’impegno possibile per tutelare questo magnifico insetto. Una Pubblica Amministrazione ha per prima il compito di dare l’esempio nella gestione dell’ambiente e delle api. Difendere il pianeta, l’ecosistema e la biodiversità sono tra i compiti e doveri di chi amministra, e partono proprio dalla tutela delle api.

Leggi: “A proposito della Rete dei Comuni Amici delle Api”

Com’è nata la collaborazione con l’Associazione Provinciale Apicoltori Vicentini (Apav)?

Tutto è iniziato con uno scambio di battute, come spesso accade nei paesi. Era il 2017, durante la camminata dell’Ape Regina, sui nostri sentieri storici ed incontaminati, con la degustazione di miele, arricchita dai messaggi culturali ambientali lungo il percorso. Tra me ed il presidente Roberto Zarantonello, è nata l’idea, sommando le conoscenze tecniche di uno e la proposta politica dell’altro. Abbiamo lavorato per mettere in campo una serie di iniziative finalizzate allo scopo comune: la tutela delle api. Un esempio concreto di cosa serve la politica.

Quali le azioni concrete su ambiente e agricoltura?

Vogliamo essere al fianco degli agricoltori professionisti e amatoriali, correggendo e migliorando le abitudini per creare un ambiente meno ostile alle api. Contrariamente a come si crede, tra i peggiori nemici delle api non ci sono le industrie, ma l’agricoltura intensiva. Uso di pesticidi, sfalcio dell’erba durante alcune fioriture, possono ad esempio determinare la vita o la morte delle api.  Stiamo raccogliendo tutte le buone pratiche da diffondere agli agricoltori.

Tra le azioni, abbiamo proposto e finanziato in Provincia di Vicenza il progetto “Api sentinelle dell’ambiente”, che prevede di inserire arnie in varie zone del territorio, andando ad analizzare la cera per avere un quadro della situazione atmosferica. Le api, infatti, sono un eccellente indicatore dello stato dell’aria.

Vogliamo anche realizzare un laboratorio di smielatura comunale da mettere a disposizione di tutti gli apicoltori, oltre che ai corsi di apicoltura per avvicinare tutti i neofiti al mondo delle api.

Saranno coinvolti anche i più piccoli e le scuole?

La scuola riveste un ruolo strategico per la conoscenza, la trasmissione, e la diffusione di questa visione ecologica e ambientale, e i bambini saranno tra i più coinvolti attivamente. Ogni anno nelle scuole svolgiamo attività didattica con esperti che illustrano la vita dell’ape attraverso le arnie didattiche. Abbiamo piantato gli alberi del miele (paulonia) nei giardini delle scuole e continuiamo a creare attività didattiche con APAV. Abbiamo dedicato proprio alle api la passeggiata nei nostri sentieri, per distribuire materiale informativo per le famiglie, utile a migliorare le piccole abitudini quotidiane in favore delle api.

Ci sono particolari luoghi d’interesse del Comune amico delle api?

I luoghi fondamentali saranno i nostri sentieri costellati da piante di ogni genere nonché habitat ideale per le api. Questi sentieri saranno protagonisti ogni primo weekend di luglio per la camminata dell’ape regina.

Come possono partecipare attivamente i cittadini?

Saranno coinvolti innanzitutto nel mettere il personale impegno per portare avanti le buone pratiche quotidiane familiari per tutelare le api. Non ci si pensa, ma seminare un certo tipo di erba in giardino fa la differenza. Inoltre quando svolgeremo la feste del miele, al primo weekend di luglio, ci saranno molte iniziative ludiche e culturali in cui i cittadini saranno invitati e coinvolti.

Quali sono le sue aspettative nell’abbracciare questo progetto?

Lasciare un paese migliore di come l’ho trovato, come qualsiasi amministratore pubblico si prefigge quando inizia il mandato. Creare una cittadinanza consapevole in grado di costruire un territorio adatto alle api, poiché migliorando la qualità della vita delle api, miglioriamo anche la qualità della vita degli uomini. Auspico inoltre che molte altre Amministrazioni seguano il nostro esempio, al fine di ridurre il più possibile tutte le abitudini sgradevoli o nocive per le api.

Difendere il pianeta, l’ecosistema e la biodiversità sono tra i compiti e doveri di chi amministra.

E partono proprio dalla tutela delle api.

Davide Dalla Barba, apicoltore e consigliere comunale, racconta il progetto “Api&Ambiente”

Api&ambiente è un progetto attraverso il quale il Comune di San Pietro Mussolino ha deciso di passare all’azione per contrastare il declino delle api e la diminuzione della qualità dell’ambiente. E’ un contenitore di linee guida, comportamenti e azioni che ognuno di noi può fare per muoverci tutti assieme verso questo obiettivo.

Al centro è l’Ambiente per rendere la nostra casa comune, la Terra, un luogo dove sia garantita una vita nel benessere e nella prosperità. Abbiamo bisogno di un alleato imprescindibile: le api e in generale gli insetti impollinatori, chiamati pronubi. Pronubo deriva dal latino “pro nubere” cioè a favore del matrimonio che avviene tramite l’impollinazione che proprio le api garantiscono.

Quando è nato il progetto?

Nasce nel 2020dalla sinergia tra un’Amministrazione comunale sensibile ai temi ambientali e la presenza sul territorio dell’associazione provinciale degli apicoltori di Vicenza (APAV).

Il territorio della Valle del Chiampo ai piedi delle Piccole Dolomiti, nonostante lo sviluppo di attività economiche nel fondovalle, è riuscito a mantenere un equilibrio dove è ancora possibile fare un’apicoltura di qualità. La quasi assenza dell’agricoltura intensiva convenzionale e la presenza di boschi fanno sì che ci sia un ambiente ideale per le api e per il miele.

Le api hanno davvero un ruolo così importante a livello ambientale e di ecosistema?

Già nel 1998 il prof. Porrini dell’Università di Bologna scriveva che più un ecosistema è antropizzato, semplificato, povero di diversità genetica, più aumenta l’importanza dell’apicoltura.   Le api forniscono preziosi prodotti dell’alveare, quali miele, polline, pappa reale, cera, propoli. Ma è proprio il loro servizio di impollinazione ciò di cui non possiamo fare a meno.

Qual è il legame tra api e piante?

Le piante costituiscono il fondamento delle catene alimentari terrestri. Senza le piante non potrebbero esistere gli animali erbivori e di conseguenza nemmeno i carnivori. Le piante inoltre forniscono riparo e habitat a moltissime specie di animali, ma anche funghi, batteri ecc. Al fine di mantenere la biodiversità dei nostri ecosistemi naturali abbiamo bisogno di popolazioni impollinatrici sane, in grado di garantire l’impollinazione e quindi la riproduzione delle piante. Le api domestiche e selvatiche garantiscono circa il 70% dell’impollinazione di tutte le specie vegetali viventi sul pianeta (fonte ISPRA 2020, il declino delle api e degli impollinatori).

Dal punto di vista culturale, che valore può avere il progetto?

Capire l’importanza di salvare gli insetti impollinatori per salvare il mondo in cui viviamo costituisce culturalmente una grande rivoluzione. Conoscere le api e il loro fantastico mondo o semplicemente acquisire consapevolezza di come sia fondamentale tutelare le api per tutelare la vita sulla Terra, può cambiare le nostre abitudini e il modo in cui compiano le nostre scelte. Attraverso l’apicoltura si diventa anche un po’ botanici, un po’ biologi, un po’ entomologi, un po’ degustatori di mieli e appassionati di cucina, un po’ falegnami, un po’ imprenditori.